
11 dicembre, 2023
Women in Lab: creatività a servizio dei bambini grazie alle Sowing Dolls
Bambole e pupazzi. Ma anche mucche, papere, galline e segnalibri. Artigianato di alta qualità al servizio della più nobile delle cause: salvare bambini dalla povertà attraverso l'adozione a distanza.
La linea delle Sowing dolls (dall’inglese, “Bambole che seminano”) è decisamente fuori dal comune. E la storia dietro la creatività delle autrici, le Women in lab, (“donne in laboratorio”), è davvero infinita.
L’idea di una linea di bambole nasce dalla passione per il cucito creativo e dal desiderio di unire le persone
racconta Serena Bellavia, pastora della chiesa Parola della Grazia di Roma.
Da sempre Serena ha avuto una particolare sensibilità per l’Africa. “Volevo fare qualcosa di concreto, ad esempio scavare un pozzo. Poi mi sono detta: perché non collaborare con Compassion, che è già presente in Africa da tanto tempo?”
Così è nata l’idea di far confluire tanto entusiasmo e creatività per aiutare i bambini più poveri. “Sentivo il bisogno di creare qualcosa per aggregare tutte le donne della chiesa. E cosa può unirci di più se non fare del bene?”
Oggi le Women in Lab sostengono dieci bimbi della Tanzania attraverso la vendita delle bambole. Tramite web e passaparola, la storia delle Sowing Dolls ha fatto il giro d’Italia e sono arrivati ordini persino dall’estero.
“Vogliamo sostenere tanti più bambini, ci piacerebbe arrivare presto a sostenere un intero centro”, spiega Serena.
Le bambole possono essere ordinate su misura, con la possibilità di personalizzazioni di vario tipo. Per informazioni, scrivi a seri.bellavia@gmail.com