Il Messico è il più popoloso Paese al mondo di lingua spagnola. Quasi un terzo della popolazione ha meno di 14 anni: molti genitori migrano verso gli Stati Uniti per trovare lavoro, con conseguenti instabilità familiari.
Negli ultimi 10 anni il Messico è cresciuto economicamente: nonostante importanti sviluppi nel settore del turismo, rimangono enormi disparità tra ricchi e poveri ed esclusione sociale. Le zone rurali sono spesso trascurate ed enormi baraccopoli circondano le città.
Circa 53 milioni di messicani vivono in povertà, di cui 11,5 milioni in estrema povertà (meno di 1,25 euro al giorno).
Il Messico è fortemente coinvolto nel traffico di droghe illecite verso gli Stati Uniti. Dal 2007, potenti organizzazioni messicane di narcotraffico sono coinvolte in violenti combattimenti, con decine di migliaia di omicidi legati alla droga e rapimenti.
Le città di confine del nord, come Ciudad Juarez, sono colpite dalle peggiori violenze. Secondo Human Rights Watch, più di 80.000 messicani sono stati uccisi nelle violenze legate alla droga dal 2006.
Anche se la violenza è una delle principali preoccupazioni e sfide, il Messico è un Paese molto vasto: sono tantissime le aree che non soffrono di alti livelli di criminalità.
In Messico, ogni anno, transitano migliaia di guatemaltechi che attraversano illegalmente il confine meridionale, in cerca di lavoro in Messico e negli Stati Uniti.
Il Messico è stato per millenni la culla di diverse civiltà, tra cui Olmechi, Maya, Toltechi e Aztechi. Quando Cortéz conquistò il Messico nel 1521, la civiltà azteca venne distrutta.
Una rivolta del Messico portò a un trattato di indipendenza messicana nel 1821. Nel 1845 le truppe statunitensi conquistarono Città del Messico: di seguito, il Messico fu costretto a cedere Texas, California, Utah, Colorado, New Mexico e Arizona negli Stati Uniti.
Il forte malcontento sociale scosse il Paese negli anni ’60 e ’70 a causa della forte e selvaggia urbanizzazione e della disoccupazione. Nel 1994, i nativi del Chiapas si ribellarono, chiedendo riforme economiche e politiche più rispettose dei diritti della popolazione.
Le regioni costiere del Messico, in particolare nella parte meridionale del Paese, sono calde e umide da maggio a settembre. L’interno del Paese ha un clima più temperato rispetto alle coste, con inverni molto freddi – soprattutto nelle aree settentrionali.
Le specialità messicane variano notevolmente da regione a regione, ma mole e antojitos sono al centro della cucina messicana.
Il mole poblano è tradizionalmente il piatto nazionale, a base di tacchino e salsa piccante. Gli antojitos sono semplici spuntini simili alle tapas spagnole: gli antojitos più comuni sono tacos, quesadillas, enchiladas, tostadas, sopes, gorditas, chilaquiles e tamales.
Frutta come mango, papaia, noci di cocco e ananas sono consumati freschi o utilizzati nella preparazione di salse e dolci.