
6 febbraio, 2023
Mamma Biritu stava per togliersi la vita. La fame sofferta dai suoi figli le spezzava il cuore, ma insieme alla chiesa locale, abbiamo ridato speranza alla sua famiglia.
Dopo una giornata di raccolta e vendita di legna da ardere, Biritu torna a casa dai suoi bambini di 11 e 6 anni.
Appena arriva, i suoi figli seguono ogni movimento della madre con gli occhi spalancati. Stanno aspettando che accenda il fuoco per cucinare qualcosa.
Da quando suo marito abbandonò la famiglia, Biritu ha sempre lottato per sfamare i suoi bambini. La frustrazione di essere sola e gli scarsi risparmi per comprare un po’ di cibo – sempre più caro – stanno rendendo impossibile la sua vita.
“È un periodo doloroso perché non riesco a sfamare i miei bambini”, condivide. “Questa è sempre stata la mia paura. Quasi ogni sera, dopo aver venduto la legna, il mio cuore è triste perché i soldi non bastano per comprare del cibo. La delusione negli occhi dei miei figli, dopo aver detto loro che non c’è nulla, mi rende infelice”.
Meklit, responsabile della chiesa locale e del centro Compassion, racconta: “Stiamo provando a rispondere alle necessità dei bambini, ma alcune situazioni sono davvero disperate. Biritu e i suoi bambini si trovano davvero in grave difficoltà”.
A causa degli effetti di pandemia, guerra e clima estremo, l’aumento dei prezzi del cibo ha messo la sua famiglia in ginocchio.
Spinta dalla disperazione, Biritu sta cercando una via d'uscita. Una sera ha chiuso i suoi figli in casa, prima di correre verso il fiume. Aveva in mente di gettarsi in acqua per porre fine alla sua vita.
“Non potevo più sopportare di vedere i miei figli andare a letto affamati. Avevo deciso di farla finita”
In quel momento critico, in piedi sulla riva del fiume, Biritu ha ricordato di non essere sola. Il centro Compassion è sempre stato al suo fianco: gli operatori l’avrebbero aiutata, se solo avesse chiesto aiuto.
Invece di buttarsi nel fiume, mamma Biritu è tornata a casa.
Un paio di giorni dopo, Biritu ha ricevuto una notizia inaspettata dal centro Compassion.
“Gli operatori del centro mi hanno detto che c’erano 50 chili di farina e dell’olio da cucina per la mia famiglia”, racconta.
“Tremo ancora: stavo davvero per mettere fine alla mia vita, ma ringrazio Dio per avermi aiutato a capire che non sono sola”.
Per rispondere all’impatto della crisi alimentare globale, gli operatori Compassion stanno distribuendo scorte di cibo per le famiglie in condizioni critiche. Anche se è un’emergenza di enorme portata, insieme alle chiese locali stiamo servendo chiunque abbia bisogno.
“Personalmente, la ritengo una preghiera esaudita: poter distribuire le scorte di cibo è una conferma che Dio ascolta davvero il grido del bisognoso”, commenta Meklit.
“È difficile rispondere ai bisogni di chi soffre la fame. Per questo, siamo grati per ogni donazione e sostegno che riceviamo”.
Questa è una delle oltre 540 chiese che collaborano con noi in Etiopia, in prima linea per accogliere e sostenere i bambini più poveri e le loro famiglie.
Grazie ai nostri operatori, Biritu sa di non essere sola nel difficile compito di nutrire i suoi figli. I suoi bambini sanno di essere amati, dalla loro mamma e dai sostenitori Compassion in tutto il mondo.
Biritu aggiunge: “Mi sento in pace perché abbiamo da mangiare. A volte i miei figli sono ancora ansiosi, temono di patire ancora la fame e la loro preoccupazione mi spezza il cuore. In ogni caso, ora ho speranza: so che non siamo soli”.
Grazie al sostegno a distanza aiuterai i nostri operatori e i volontari delle chiese locali a prendersi cura delle vite dei bambini che vivono in povertà.
Sostieni a distanza: insieme a te, possiamo fare la differenza.