
1 agosto, 2022
La malnutrizione ha effetti duraturi sui bambini. Compassion e le chiese partner stanno facendo tutto il possibile per garantire loro ciò di cui hanno bisogno.
Mamma Abiyot si asciuga le lacrime. La pandemia ha decimato i suoi risparmi. “Il mio cuore si è rotto quando i miei datori di lavoro mi hanno detto che non avevano più bisogno di me a causa del virus. Mi chiusero la porta in faccia”, racconta.
Questa mamma, che lavorava come cuoca in una scuola, si è improvvisamente trovata senza soldi per prendersi cura dei suoi figli.
“Anche mentre lavoravo e i miei figli ricevevano i pasti a scuola, faticavo a dar loro da mangiare durante i fine settimana. Così, prendevo il cibo avanzato da scuola. Mio marito ci ha abbandonato e si è risposato. So che posso prendermi cura dei miei figli da sola, se solo potessi lavorare”.
La storia di Abiyot non è unica. Molte famiglie hanno dovuto affrontare la fame durante la pandemia e ora, con la crisi alimentare globale, le cose peggiorano. Prima della pandemia, 135 milioni di persone non avevano un accesso costante al cibo. Ora, quel numero è raddoppiato a 276 milioni.
La guerra tra Russia e Ucraina ha aggravato la crisi iniziata dalla pandemia. Questi due paesi sono produttori del 30% del grano mondiale e di una grande quantità di fertilizzanti. Se il conflitto continua, le famiglie povere dovranno affrontare la malnutrizione.
La malnutrizione si verifica quando una persona non riceve abbastanza nutrienti. I bambini malnutriti, nella fase più critica della loro crescita, subiscono disfunzioni fisiche e cognitive.
La malnutrizione infantile nei Paesi in cui operiamo può essere acuta o cronica.
La malnutrizione acuta causa perdita di peso: è il risultato diretto di una mancanza di nutrienti, spesso aggravata da diarrea e malattie infettive. I bambini che soffrono di deperimento soffrono di immunità debole ed elevato rischio di morte.
La malnutrizione cronica causa una scarsa crescita: per questo, i bambini che ne soffrono sembrano spesso troppo piccoli per la loro età a motivo di prolungata malnutrizione. Questa condizione può influenzare lo sviluppo fisico e mentale.
Un bambino malnutrito ha ridotte capacità intellettive, con scarsi risultati a scuola. Alcuni bambini, anche crescendo, non si riprendono mai abbastanza da questo trauma cognitivo.
Se la crisi alimentare globale continua, il mondo vedrà i devastanti effetti della povertà.
Le famiglie povere vivono in tensione. Questo può causare un aumento di violenza domestica, depressione e stress psicologico. Molte famiglie si indebitano, peggiorando la loro situazione. Altri ritirano i figli più grandi da scuola, obbligandoli a lavorare.
La violenza e gli abusi di genere aumentano. Molte ragazze sono costrette a sposarsi, oltre a essere maggiormente a rischio di sfruttamento sessuale. Quando il cibo scarseggia, le ragazze spesso mangiano per ultime e meno. Le donne e le ragazze rappresentano oltre il 70% delle persone che soffrono la fame.
Molti genitori saltano i pasti in modo che i loro figli possano mangiare, mentre i figli più grandi riducono il consumo di cibo, a favore dei fratelli più piccoli.
Compassion è in una posizione unica per rispondere alla crisi alimentare. Operiamo con oltre 8.500 chiese partner in tutto il mondo, in prima linea per servire i più vulnerabili.
Operiamo con le chiese locali perché ogni chiesa rappresenta la speranza e l'amore di Cristo. Compassion continuerà sempre a liberare i bambini dalla povertà nel nome di Gesù: ecco perché la nostra risposta a questa crisi è attraverso la chiesa locale, che risponde ai bisogni urgenti e cerca soluzioni a lungo termine che aiutino a fermare la fame.
Insieme alle chiese locali, facciamo tutto il possibile per garantire che i bambini e le loro famiglie abbiano le risorse di cui hanno bisogo, famiglie come Abiyot ei suoi figli.
Abiyot ha cercato disperatamente una soluzione per nutrire i suoi figli. Ha contattato il centro Compassion, dove suo figlio Habtemariam è iscritto al programma di sostegno a distanza.
Abiyot ha spiegato la sua situazione a Tsege, il direttore del progetto. Comosso dalla sua situazione, Tsege ha organizzato scorte di cibo per la famiglia per diversi mesi.
La notizia ha portato grande gioia e sollievo a questa famiglia. La figlia maggiore, Etsub, ha abbracciato il fratellino: “Grazie a Dio per la tua vita! È grazie a te se abbiamo cibo in casa”.
“Compassion ha salvato i miei figli dalla fame”, ricorda con gioia Abiyot.
“Compassion e la chiesa sono il motivo per cui posso ringraziare Dio. A chi altro avrei potuto chiedere aiuto?”
Grazie al sostegno a distanza aiuterai i nostri operatori e i volontari delle chiese locali a prendersi cura delle vite dei bambini che vivono in povertà.
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