
11 dicembre, 2023
Esperanza e Felicita (pseudonimi per proteggere la loro sicurezza) hanno subito anni di violenza, da parte del padre. Ora al sicuro, stanno superando il trauma.
La notte sta calando e porta con sé la paura. Le due sorelline sono stanche, ma non riescono ad addormentarsi. Hanno paura di ciò che porterà la notte.
Il padre è tornato di nuovo ubriaco e sta litigando con la madre. Una sedia cade, alcune tazze si rompono e poi lui minaccia di ucciderla.
Esperanza e Felicita si coprono il volto, ma sanno già cosa sta succedendo. Hanno paura, piangono e sperano che tutto finisca presto.
Per lungo tempo, queste due bambine hanno assistito e subito violenze fisiche ed emotive.
“Appena abbiamo scoperto gli abusi, ci siamo subito attivati”, racconta il responsabile del centro Compassion. “La madre ci ha confermato le intimidazioni di quell’uomo, che si era procurato una pistola e minacciava di uccidere tutti”.
In Bolivia, otto bambini su dieci subiscono varie forme di violenza. Nel 97% dei casi denunciati, gli abusi sessuali su minori sono compiuti da parenti.
Grazie all’aiuto delle autorità, il centro Compassion ha ottenuto un’ordinanza affinché il padre fosse allontanato dalla famiglia, mentre raccolgono le prove per poterlo arrestare.
Il passo successivo è un percorso di recupero post-traumatico: “L’integrità delle bambine era compromessa, a causa di violenze fisiche, psicologiche e sessuali subite da parte del padre”.
“Le bambine erano impaurite, non volevano restare sole. Esperanza e Felicita non si lasciavano mai, come a volersi proteggere a vicenda”, raccontano i nostri operatori.
Il sostegno che la famiglia sta ricevendo dagli operatori Compassion sta facendo la differenza.
“Prima di ricevere aiuto da Compassion, Esperanza non voleva andare a scuola, era sempre triste e piangeva. Ora, ama studiare. Non so cosa sarebbe successo se le mie bambine non fossero parte del programma Compassion. Il loro padre mi minacciava sempre e probabilmente non sarei più viva”, racconta la mamma, asciugandosi le lacrime.
“I cambiamenti sono evidenti: Esperanza ha iniziato a giocare e a parlare con gli altri bambini, mentre Felicita è sorridente e incoraggia sempre sua sorella”, conferma l’insegnante.
Le bambine stanno imparando a non soffrire il loro dolore in silenzio. Anche la mamma è incoraggiata, ha capito che deve cambiare vita, per non mettere a rischio la vita delle sue bambine.
Il centro continua a sostenere le bambine, visitandole regolarmente e fornendo ulteriore supporto grazie al fondo per l’Infanzia vulnerabile.
Felicita, mentre sorride, conferma: “Ora sono contenta, mi piace molto andare al centro Compassion”.
“Amo trascorrere il mio tempo al centro Compassion e conoscere la Bibbia. Sono contenta perché mia madre ora è felice”, aggiunge Esperanza.
L’abuso sessuale la violenza hanno enormi conseguenze a lungo termine per le vittime. Ecco perché è importante intervenire prima possibile e sostenere le famiglie.
Grazie alle lettere coi sostenitori, la mamma ha trovato la forza di parlare apertamente e non cercare più di nascondere la sofferenza della sua famiglia.
I nostri operatori, insieme ai volontari delle chiese locali, sanno come agire, per garantire amore e sicurezza ai bambini.
“Ho sentito il sostegno degli operatori Compassion. Sono apparsi quando avevo bisogno d’aiuto, so che posso contare su di loro”, conclude la mamma.
Grazie al sostegno a distanza aiuterai i nostri operatori e i volontari delle chiese locali a prendersi cura delle vite delle bambine a rischio che vivono in povertà.
Sostieni a distanza: insieme a te, possiamo fare la differenza.
- prega per la completa guarigione di Esperanza, Felicita e della mamma. Per favore prega anche per gli altri bambini che subiscono abusi o violenze.
- prega affinché i volontari delle chiese e dei centri Compassion abbiano saggezza per individuare i bambini che soffrono e che possano intervenire in modo efficace.